Attualmente, in tutto il mondo, sono in fuga milioni di persone. Fuggono dalla guerra, da persecuzioni politiche e religiose, da aggressioni dovute all’appartenenza etnica e dalla miseria, ma anche dalle catastrofi naturali causate dai cambiamenti climatici. A casa loro dominano la distruzione, l’ingiustizia, la povertà e la fame. Alcuni di loro sono approdati in Alto Adige, e sperano in un nuovo inizio.
Obasana fugge dal suo paese, la Nigeria, all’età di diciotto anni per paura dei miliziani fondamentalisti. Anche suo fratello, di due anni più giovane, lo accompagna nel viaggio. La loro prima tappa li porta in Libia; attraversano il Sahara, grande come gli Stati Uniti d’America, con solo una bottiglia di acqua a testa. Vengono rapinati, picchiati e rinchiusi in prigione, soffrendo insopportabili dolori. Solo la reciproca vicinanza permette ai due fratelli di sopravvivere. Fuggono ancora, questa volta via mare, su un barcone senza timoniere. Un soldato tira fuori Obasana dall’acqua fredda. Ora si trova a Bolzano in una casa per profughi; ha cibo e vestiti. Che ne sarà del suo futuro?
Quasi nessuno lascia volontariamente il proprio Paese, se non ha motivi importanti per fuggire. La maggior parte dei rifugiati che sono attualmente in Alto Adige è originaria dell’Africa. Sono arrivati in Italia attraverso il Mediterraneo, come Obasana, fuggendo da persecuzioni, torture e guerre, da fame e mancanza di prospettive. Hanno corso grandi pericoli e accettato di affrontare molte fatiche, mettendo a rischio il bene più prezioso, la loro vita. Nella loro nuova patria sperano di trovare sicurezza e, soprattutto, un futuro.
In undici case per profughi la Caritas altoatesina dà un tetto a donne, uomini e anche a bambini che il destino ha portato in Alto Adige, offrendo loro sostegno fino a quando la procedura di asilo non sarà conclusa. Durante questo periodo promuoviamo l’integrazione, per esempio con corsi di lingua, e offriamo un aiuto all’auto-aiuto. I profughi senza un tetto sulla testa ricevono invece ogni giorno un pasto caldo alla distribuzione pasti “S. Chiara” di Bolzano e hanno la possibilità di farsi la doccia e lavarsi a Casa Migrantes. La Consulenza profughi della Caritas offre inoltre loro consigli e aiuti nelle faccende burocratiche, assistendo nella ricerca di una casa chi ha bisogno.
Con la tua donazione ci aiuti a finanziare assistenza e progetti per profughi non coperti da contributi pubblici. Organizzarli richiede molto tempo, lavoro e denaro, ma sono indispensabili per l’integrazione a lungo termine dei profughi, una integrazione che va a beneficio di tutta la società. Useremo la tua donazione nei seguenti nostri servizi: Case per profughi, Distribuzione pasti S. Chiara, Consulenza profughi, Migrantes, InPut, Moca e Flori.
Si prega di indicare sul bonifico la causale "Profughi e migranti in Alto Adige", se si vuole sostenere il lavoro con profughi e migranti della Caritas.
Ulteriori informazioni: Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, I-39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, Tel. 0471 304 300, info(at)caritas.bz.it, caritas.bz.it