Quest’anno, il convegno promosso dalla Rete di prevenzione del suicidio ha coinvolto operatori del settore, enti pubblici e cittadini in quattro workshop interattivi, dedicati alla discussione e al perfezionamento della bozza del Piano, elaborata nei mesi precedenti da un gruppo di lavoro multidisciplinare.
Fra le misure concrete individuate nel Piano rientrano: iniziative di sensibilizzazione, attraverso eventi artistici o divulgativi pensati per differenti gruppi d’interesse; formazioni mirate per figure chiave come medici, insegnati e operatori sociali, per riconoscere precocemente i segnali di rischio; procedure di ‘pronto soccorso della psiche’ accessibili a tutta la popolazione, per offrire supporto immediato a chi vive situazioni di crisi; nonché strumenti specifici pensati per professionisti o volontari impegnati nella prevenzione, nell’assistenza e nell’elaborazione del lutto.
“Per affrontare il tema del suicidio in maniera efficace, puntiamo a rafforzare il lavoro in rete, coinvolgendo anche forze dell’ordine, realtà sportive, ambienti scolastici e lavorativi, per costruire una prevenzione più integrata” ha dichiarato Guido Osthoff, referente Caritas della Rete di prevenzione del suicidio e moderatore del convegno. “Un altro punto fondamentale è lo sviluppo della ricerca, per garantire che le misure adottate nel Piano siano sempre aggiornate”.
Come sottolineato dagli organizzatori, questo momento non rappresenta la conclusione, bensì un passo ulteriore in un percorso avviato negli anni precedenti, ispirato a modelli e buone pratiche già sperimentati, con l’intento di mettere in rete e sistematizzare misure concrete per la tutela della vita, come già avviene in altre regioni.
“Ringraziamo tutte le persone che hanno contribuito a questo processo collettivo, condividendo idee e strategie operative. Ci auguriamo che anche la Giunta provinciale possa dare un segnale forte, rendendo questo Piano, che sarebbe il primo in Alto Adige, operativo e vincolante per il periodo 2026-2030”, ha concluso Osthoff.
Il testo del Piano di prevenzione è consultabile qui, e sarà possibile proporre ulteriori integrazioni per tutto il mese di ottobre, scrivendo all’indirizzo e-mail: suizidpraevention@caritas.bz.it.