L'11 febbraio 2025 ricorre la Giornata mondiale del malato. In questa occasione, il servizio Caritas parrocchiali e volontariato organizza l’iniziativa “Un piccolo cuore per te” in collaborazione con la Commissione per la pastorale della salute e del lutto, l'Ufficio Pastorale, l'Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige e l’Assistenza spirituale in Ospedale. Nelle prossime settimane e mesi Caritas parrocchiali, gruppi di bambini e giovani, anziani, volontari, interessati, ecc. sono invitati a realizzare cuori in tutte le forme e varianti possibili e consegnargli in orario di ufficio presso gli uffici Caritas di Merano, Bolzano, Bressanone e Brunico.
I cuori saranno poi distribuiti dall’Assistenza spirituale in ospedale ai pazienti, ai loro parenti e al personale degli ospedali l'11 febbraio 2025. Saremmo lieti se poteste partecipare al azione!
Per ulteriori informazioni, potete contattare le collaboratrici del servizio o mandare una mail a gemeinschaft.comunita(at)caritas.bz.it. Sono disponibili i materiali:
- Flyer "un piccolo cuore per te"
In occasione dell'80° anniversario della morte di Josef Mayr-Nusser, il 24 febbraio 2025, l’Ufficio pastorale della Diocesi di Bolzano-Bressanone insieme alla piattaforma "Giorno della Memoria Josef Mayr-Nusser" invita a partecipare a un concorso creativo. Con il tema „Io sono diverso. Tu sei diverso. La dignità umana è inviolabile. Per tutti.“, il concorso è aperto a tutti coloro che desiderano esprimere la propria creatività su temi di diversità e dignità umana, tramite testi, poesie, disegni o opere artistiche.
I lavori devono essere consegnati entro il 15 gennaio 2025 presso l’Ufficio pastorale. Una giuria selezionerà le opere migliori e tutti i partecipanti riceveranno un piccolo omaggio. La premiazione e l'esposizione delle opere si terranno il 24 febbraio 2025 presso il Centro pastorale e nel Duomo di Bolzano. Per ulteriori informazioni su categorie e modalità di partecipazione, contattare l’Ufficio pastorale.
Partecipanti:
È gradita una preiscrizione.
Consegna: entro mercoledì 15 gennaio 2025, Ufficio pastorale, Piazza Duomo 2, I-39100 Bolzano, tel. +39 0471 306 210 lu.-giov.: 8.30 - 12:00 e 14.30 - 17:00 ve.: 8.30 - 12:00
e-mail: seelsorge.pastorale@bz-bx.net
https://www.bz-bx.net/it/giorno-della-memoria-jmn.html
La pastorale della salute e del lutto si colloca nella vita parrocchiale: essa fa parte dell’ambito di responsabilità del/la “Responsabile per la carità” nel Team pastorale. A seconda delle dimensioni della parrocchia, la pastorale della salute e del lutto può essere affidata ad una persona singola oppure ad un gruppo. Può essere svolta come compito all’interno della Caritas parrocchiale o tramite un’apposita équipe in stretta collaborazione con la Caritas parrocchiale. Il gruppo di lavoro diocesano per la pastorale della salute e del lutto accompagna volentieri le parrocchie che vogliono occuparsi di questo tema nella loro parrocchia o unità pastorale.
La Caritas ha elaborato un piccolo kit con alcuni spunti concreti per avviare e organizzare il servizio che è consultabile qui.
Maggiori informazioni si trovano sulla homepage della diocesi o sul volantino.
Incontri Online
L’Ufficio pastorale e la Caritas diocesana offrono una serie di incontri online dedicati a chi accompagna i malati e le persone in lutto. Gli incontri saranno introdotti da un breve focus tematico, e successivamente daranno ampio spazio alla condivisione di esperienze. Sono invitati singoli e gruppi, preti, diaconi e laici, che nella parrocchia o unità pastorale già stanno sviluppando o intendono sviluppare un’attività di accompagnamento delle persone malate o in lutto. Gli incontri hanno luogo dalle 19:30 alle 21:00. Qui trovate il programma degli incontri.
Mettici il cuore! Con questo motto si è svolta la Lunga Notte delle Chiese 2024, che ha avuto luogo venerdí, 7 giugno in coincidenza con la festa del Sacro Cuore. Questo motto punta al fondamento della fede cristiana: che le persone aprano i loro cuori l'una all'altra, si sostengano reciprocamente, e siano presenti l'una per l'altra.
Un luogo in cui questo impegno è particolarmente richiesto sono le residenze per anziani e gli ospedali. In questa edizione della Lunga notte delle Chiese sono stati messi al centro le cappelle degli ospedali e delle residenze per anziani, mandando così un segno di vicinanza e solidarietà nei confronti delle persone anziane e malate.
Il servizio al prossimo è un pilastro della fede cristiana e della vita. Testimonia la cura reciproca e l’attenzione della comunità verso le persone, soprattutto verso i poveri, le persone sole e in difficoltà. Vicinanza, attenzione, cura e ascolto: Questo diventa reale là dove ci si impegna per contrastare povertà e disperazione, dove si ascolta e si dona il proprio tempo alle persone che ne hanno bisogno.
Per prendere qualche spunto per la prossima edizione della Lunga Notte delle Chiese trovate qui proposte e idee concrete nel campo caritativo per sperimentare e mostrare la diversità della Chiesa e della comunità di fede.
Maggiori informazioni sulla Lunga Notte delle Chiese le trovate qui.
Il motto del tema annuale diocesano 2023-25 recita "Sulla Tua Parola... ascoltare", e intende richiamare l'attenzione sull'atteggiamento dell'ascolto, che è alla base della fede e della Chiesa. L'ascolto è anche una colonna della sinodalità e dei processi sinodali della Chiesa universale e italiana in cui siamo coinvolti.
La tenda è simbolo dell'ascolto. Nella Bibbia, la tenda rappresenta spesso un luogo di incontro e di intimità tra le persone e con Dio. Nelle ore più calde della giornata, la tenda offre protezione e sicurezza, crea vicinanza e invita al dialogo.
Quest'anno sono al centro dell'attenzione due atteggiamenti centrali: essere in ascolto della Parola di Dio e essere in ascolto dei poveri. Ulteriori informazioni sul tema annuale sono a disposizione sul sito della diocesi: https://www.bz-bx.net/it/temaannuale2325.html
Prendersi cura dei bisogni e delle difficoltà delle persone è una missione fondamentale della carità attiva nelle parrocchie e nelle unità pastorali. Il Servizio Caritas Parrocchiali e volontariato ha redatto dei documenti contenenti alcuni punti focali per le parrocchie, le istituzioni ecclesiastiche, le comunità, i circoli e le associazioni. Il loro scopo è quello di dare un supporto concreto ai collaboratori delle parrocchie su come essere vicini alle persone in diverse situazioni di vita.
La crisi dovuta al Corona Virus ha colpito tutti duramente. Ma sono state le persone più anziane e sole a soffrire di più. Mentre tutti gli altri hanno potuto tornare a vivere la loro vita quotidiana in maniera quasi normale, gli anziani sono ancora soggetti a molte restrizioni. La più grave di queste è l’isolamento sociale, ma anche la paura di venire a contatto con questa spaventosa malattia.
La Caritas ha definito il tema della solitudine e vicinanza come uno degli otto ambiti strategici per i prossimi anni. Perché nessuno è immune alla solitudine. Può improvvisamente insinuarsi in noi per cause diverse. Anche in Alto Adige sempre più persone rischiano di non essere sufficientemente coinvolte socialmente. In combinazione con altri fattori (disoccupazione, malattia, pressione economica, cambio di lavoro, ecc.), nel peggiore dei casi, aumenta il rischio di un pesante carico sui rapporti personali. Il fenomeno della solitudine è emerso nei suoi vari aspetti. Prodotto tra l’altro da una cultura di individualismo esasperato, va osservato e può essere affrontato con nuovi progetti, rimodulando attività esistenti e con lo sviluppo di una “cultura della cura”.
Quali sono i motivi che spingono qualcuno a lasciare la propria terra? Le ragioni sono tanto diverse quanto diverse sono le persone tra loro. Il contesto globale è talmente complesso e variegato che è impossibile ridurre il tutto a spiegazioni semplicistiche e univoche. Tanto meno esistono ricette preconfezionate di convivenza tra gli abitanti del luogo e i rifugiati in Alto Adige. Il tema dei rifugiati e della migrazione vengono discussi in Alto Adige in maniera intensa ma talvolta anche controversa. Per questo motivo è importante essere ben informati sul contesto e confrontarsi su questi temi sia a casa che con gli amici.
L’integrazione può avere successo se ci apriamo all’interculturalità e promuoviamo una cultura dell’accoglienza. L’incontro con persone di cultura diversa ci aiuta a superare limiti e diffidenze aprendoci alla conoscenza di modi di vivere diversi dal nostro, e promuove la reciproca curiosità verso culture e tradizioni diverse. In questo modo, ogni persona potrà partecipare attivamente alla vita della nostra società. In certi ambiti culturali può essere più facile per le donne partecipare ad attività mirate per il mondo femminile, durante le quali le donne si incontrano indisturbate tra loro. Per questo diventa importante organizzare luoghi e momenti per l’incontro tra donne immigrate e autoctone, ad esempio di cucina interculturale, piccole gite o altri momenti di svago.
La parrocchia ha bisogno, per svolgere al meglio le sue attività, del contributo di ognuno e quindi anche quello insostituibile dei giovani. Allo stesso tempo i giovani hanno così la possibilità di crescere nella vita e nella fede, di impegnarsi dal punto di vista sociale e religioso, di realizzare idee con altre persone e di contribuire al sorgere di una comunità viva in parrocchia. Come realizzare questo ideale e camminare in questa direzione?
Ad alcuni bambini leggere non piace, anche perché non hanno mai sviluppato un interesse verso i libri. Il progetto “leggi insieme a me” si propone di promuovere la competenza linguistica e di lettura di bambini italiani o immigrati che frequentano le scuole elementari. Soprattutto si tratta di (ri)scoprire insieme a questi bambini la gioia che possono dare i libri e la lettura. Chiacchierando, raccontando e leggendo insieme, i volontari e le volontarie introducono i bambini a testi adeguati alla loro età e li incoraggiano ad ascoltare e a leggere.
Il Percorso diocesano di formazione è un programma di formazione modulare che rafforza i volontari delle parrocchie e fornisce loro gli strumenti adeguati per i rispettivi ministeri. Offre ai volontari e a tutti gli interessati l'opportunità di crescere nel loro impegno e di rafforzarsi nelle proprie competenze. È il cuore del tema di quest'anno, ma allo stesso tempo va ben oltre. All'interno dei cambiamenti a più livelli che sperimentiamo e modelliamo come Chiesa locale, la formazoine gioca un ruolo centrale. Con il percorso educativo diocesano si sta avviando l'implementazione di un sistema modulare, in cui tutte le formazioni e i perfezionamenti per il volontariato in parrocchia saranno integrati passo dopo passo. Grazie a offerte che si basano l'una sull'altra e sono coordinate tra loro, sarà anche possibile progettare individualmente il proprio percorso formativo e adattarlo alle proprie esigenze e possibilità.
Per informazioni cliccate qui.
Formazione e tema annuale
Se un'unità pastorale o una parrocchia decide di proporre sul proprio territorio il modulo 04 Approfondire e trasmettere la fede, l'Ufficio pastorale si fa carico del compenso del o della referente.
Josef Mayr-Nusser (1910-1945) è stato proclamato beato il 18 marzo 2017 nel Duomo di Bolzano Già da giovane Josef Mayr colpiva per la sua fede profonda. Entrò a far parte di una Conferenza di San Vincenzo a Bolzano poiché in essa vide la possibilità di vivere il suo essere cristiano nella quotidianità. Fu alla guida dei giovani di Azione cattolica e per molti, anche come marito e padre di famiglia, rappresentò un esempio di testimonianza cristiana. Maggiori informazioni su Josef Mayr-Nusser sul sito web.
Proposte per una conferenza o una lettura pubblica su Josef Mayr-Nusser le trovate qui.
Josef Mayr-Nusser ed uno stile di vita cristiano.
Il nuovo sentiero tematico di Josef Mazr Nusser a Bolzano. Per info qui.
Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471 304 330, fax 0471 304 394
Merano, via Galileo Galilei 84, tel. 0473 495 632, fax 0473 276 948
Bressanone, via stazione 27/a, tel. 0472 205 965, fax 0472 205 928
Brunico, via Paul von Sternbach 6, tel. 0474 414 064, fax 0474 413 979