L'evento è stato accompagnato dal vescovo Ivo Muser, dal direttore dell’Ufficio Pastorale Reinhard Demetz e da Gottfried Ugolini, che hanno condiviso intuizioni ed esperienze. Dopo le parole di benvenuto della direttrice Beatrix Mairhofer, il vescovo Ivo Muser ha aperto la conferenza con un breve discorso in cui ha sottolineato l’importanza delle Caritas parrocchiali nel mondo di oggi. “Amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Giovanni 4:19). Il vescovo ha ribadito così come la fede cristiana inizi con la promessa di essere amati da Dio, un’affermazione fondamentale che viene prima di ogni richiesta o compito.
Gottfried Ugolini ha parlato dei punti di forza e radicamento che aiutano a mantenere i piedi ben saldi a terra nonostante i cambiamenti: “Lavorare come volontario nella Caritas parrocchiale permette di fare incontri arricchenti con altre persone e richiede di prendersi cura di se stessi oltre che degli altri”.
“Per aiutare gli altri è importante anche imparare a trarre forza dalle proprie fonti spirituali e comunitarie”, ha ribadito Brigitte Hofmann, responsabile del servizio Caritas parrocchiali e volontariato, mettendo in rilievo l’importanza della cura di sé nel lavoro di volontariato.
Reinhard Demetz ha approfondito il tema dell’evangelizzazione e della gioia in relazione alle Caritas parrocchiali, indicando nuovi approcci e atteggiamenti per il futuro e sottolineando come proprio l’impegno verso gli altri possa essere fonte di gioia.
Durante il convegno sono stati anche celebrati i 30 anni di attività della Caritas parrocchiale di Latzfons: “Questo riconoscimento, insieme alla sessione di domande e risposte con il vescovo Ivo Muser, è stato un momento particolarmente arricchente”, ha riassunto Hofmann. “Per noi e per i rappresentanti delle Caritas parrocchiali è stata una giornata ricca di apprendimento, ispirazione e comunione che ci aiuterà ad affrontare i nostri compiti con rinnovato coraggio e impegno. Ringraziamo ancora i laboriosi volontari presenti nelle parrocchie, senza i quali molte cose non sarebbero possibili”.
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