Per i malati, chi è in fine vita e anziano e i relativi parenti, il momento dell'addio è sempre un momento particolarmente intenso e ricco di sentimenti e pensieri. "Quest'anno la situazione è completamente diversa, soprattutto nelle case di riposo e negli ospedali: per le persone malate, così come per i loro familiari, la separazione imposta e le limitate opportunità di visita sono un ulteriore e difficile peso da sopportare. Eppure il Natale dovrebbe essere una celebrazione dell'amore e della speranza, dove le famiglie si riuniscono", dice Agnes Innerhofer, responsabile del Servizio Hospice.
Nonostante le restrizioni e le nuove regole imposte, il personale del Servizio Hospice cerca, anche in questo periodo, di accompagnare e stare al fianco delle persone che soffrono. "Incontrarsi in presenza con queste persone è spesso possibile solo in circostanze difficili, ad esempio con guanti e protezioni per la bocca, tute protettive, separati da pareti in plexiglas o anche solo tramite telefono o videochiamate. Tuttavia noi del Servizio Hospice vogliamo essere per quanto ci è possibile vicini a queste persone, ascoltarle, affinché possano esprimere liberamente il loro dolore, i loro sentimenti e i loro pensieri. Vogliamo dar loro la sensazione di non dover affrontare da soli i momenti più difficili, ma di poter sempre avere qualcuno al proprio fianco. Condividere la sofferenza può dare speranza, indipendentemente dalla situazione che si deve affrontare", spiega Agnes Innerhofer.
Maggiori informazioni sui servizi offerti dal Servizio Hospice della Caritas sono disponibili sul sito caritas.bz.it o chiamando il numero 0471 304370, mail: hospiz(at)caritas.bz.it.