Gianni Purin, eclettico artista che ha indagato il tema dello spazio per mezzo secolo e che dal 1972 ha esposto sue opere presso importanti rassegne nazionali ed internazionali, ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita in casa di riposo e, grazie al sostegno degli operatori e della struttura, da un iniziale rifiuto e non accettazione della realtà ha ripreso e ritrovato voglia di vivere e di riprendere a dipingere e trasformare le sue capacità residue in energia vitale e produttiva. Per queste ragioni la figlia Milena, aiutata dal servizio Hospice che l’assiste, ha deciso di donare le opere del padre al servizio stesso e, attraverso un progetto che ne ha visto il recupero e la catalogazione, metterle a disposizione dell’Associazione delle residenze per anziani dell’Alto Adige.
Martedì 13 aprile sarà la figlia Milena, insieme ai collaboratori del servizio Hospice della Caritas, a donare simbolicamente le prime tre opere di Gianni Purin alla dirigenza dell’Associazione delle residenze presso la Casa di riposo Don Bosco, dove l’artista trascorse l’ultimo periodo della sua vita. I media sono invitati a prendere parte alla cerimonia di consegna che si terrà nello spazio antistante alla casa di riposo, in via Milano 170, Bolzano, alle ore 10.30.