Secondo i numeri ufficiali la guerra in Ucraina ha già provocato 8 milioni di sfollati all’interno del Paese mentre più di 6 milioni di persone sono fuggite oltre confine. Di queste, 130.000 hanno già raggiunto l’Italia e circa 1.500 sono rimasti in Alto Adige. “Le dimostrazioni di solidarietà e la grande disponibilità nei loro confronti qui sono state esemplari. Ma non dobbiamo dimenticare che nella nostra regione (Trentino-Alto Adige) attualmente ci sono altre 1.600 persone che hanno fatto richiesta d’asilo e il dato è in aumento. Anche queste persone hanno vissuto orrori e sofferenze nei propri Paesi d’origine, proprio come in Ucraina. Noi non possiamo dimenticarli”, afferma il direttore della Caritas Franz Kripp invitando alla solidarietà nei confronti di tutti i profughi e rifugiati.
A livello mondiale la situazione è ancora più drammatica. “Attualmente c’è un numero record di persone in fuga, che superano i 100 milioni, ovvero l’1% della popolazione mondiale. Se li si contasse come uno Stato a sé stante, questo sarebbe al 14° posto per grandezza” dice Kripp. Specialmente in molti Paesi africani c’è il rischio di un aumento delle catastrofi umanitarie e di conseguenza dei profughi, come avverte l’Agenzia ONU per i Rifugiati. Allerta dovuta ai conflitti e alle guerre civili ancora in corso, agli effetti della pandemia, ai cambiamenti climatici e all’aumento esorbitante dei prezzi di cibo, energia e carburante. Situazione ulteriormente aggravato dalla guerra in Ucraina. “I profughi così come gli sfollati sono persone molto vulnerabili e per sopravvivere hanno bisogno di assistenza e protezione. La nostra solidarietà quindi deve valere per ognuno di loro”, afferma Kripp concludendo il suo appello.