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Un focus sulla “salute psicosociale degli uomini”

In occasione del suo 20° anniversario, il servizio di Consulenza per uomini della Caritas ha organizzato presso la Casa Kolping di Bolzano un convegno specialistico mettendo al centro il tema della salute psicosociale degli uomini. Esperti sono intervenuti sulle sfide psichiche e sociali che coinvolgono gli uomini e sulle modalità per affrontarle al meglio.

“20 anni di servizio di consulenza per uomini rispecchiano anche 20 anni di cambiamento sociale. Molti di questi cambiamenti hanno coinvolto soprattutto le famiglie e molti uomini si sono trovati spiazzati. Ricevere consiglio e sostegno da ‘uomo a uomo’ si è dimostrato utile ed è stato molto richiesto fin dall'inizio dell’attività del servizio di Consulenza per uomini”, ha detto il direttore della Caritas Paolo Valente nella sua introduzione. Purtroppo, gli uomini tendono a trascurare la loro salute mentale e troppo spesso sono poco tempestivi nella ricerca di aiuto quando vivono situazioni di stress.

Secondo lo psichiatra Roger Pycha vi è una componente genetica nella spiegazione di questo comportamento; è importante quindi che gli uomini si prendano più cura di se stessi in quest’ambito: “Ci sono 86 geni sul cromosoma Y maschile, circa 2.000 sul cromosoma X femminile. Di conseguenza, gli uomini se la cavano con meno informazioni, o in altre parole: si prendono meno cura della loro salute, soprattutto di quella mentale. Sono più inclini al rischio, il 75% di tutti gli incidenti stradali riguarda uomini, hanno 2,5 volte più probabilità di diventare alcolisti, commettono l'85% di tutti gli omicidi e si tolgono la vita 3 volte più spesso delle donne. Mentre le donne vivono la salute mentale come una preoccupazione, gli uomini spesso non sanno cosa significhi. Questo rappresenta un campo di apprendimento nel quale scoprire la propria vita interiore e i meccanismi delle relazioni sociali più importanti. La crisi pandemica pone delle sfide anche in questo senso”.

Il mediatore familiare Elio Cirimbelli ha spiegato come gli uomini vivono separazioni o divorzi. “Ciascuna separazione significa un'enorme sofferenza, per entrambi i partner, indipendentemente da chi decide di separarsi”. Per gli uomini, tuttavia, le separazioni hanno spesso altre conseguenze dolorose: “Nella maggioranza dei casi, l'uomo deve lasciare la casa coniugale, diventare un padre part-time, continuare a pagare la metà del mutuo sulla casa che entrambi hanno faticosamente comprato, pagare un contributo finanziario ragionevole per i figli e talvolta anche per la ex-moglie se questa lavora part-time o non lavora affatto. Ma la perdita più grande che un uomo deve accettare è la perdita della propria casa”, dice Cirimbelli, evidenziando come questo aspetto colpisca pesantemente gli uomini.

Lo psicoterapeuta Michael Peintner ha affrontato l’argomento della "salute sessuale" degli uomini, citando la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo la quale la salute sessuale è intrinsecamente legata alla salute generale, al benessere e alla qualità della vita. “È uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non riducibile all'assenza di malattia, disfunzione o infermità”. Spesso gli uomini soffrono per i miti che vengono loro raccontati sulla sessualità; sarebbe quindi utile un approccio al tema più aperto e onesto.

Il rapporto degli uomini con la “sana aggressività " è stato il tema affrontato dallo psicoterapeuta Arturo Sica: “Spesso la rabbia nasce da frustrazioni e desideri non soddisfatti. L’aggressività in questi casi, riesce a proteggere a livello emotivo e sociale dal dolore e dalla paura; in questa veste quindi appare come giustificata e permette di superare il dolore in una prospettiva costruttiva e proiettata al futuro” dice Sica, facendo una distinzione rispetto all’aggressività patologica, che necessita invece di un intervento specifico.

Tutti i temi che sono stati sollevati dai relatori ritornano continuamente anche nel servizio di Consulenza per uomini della Caritas. “Fin dall'inizio abbiamo constatato come molti uomini abbiano difficoltà di comunicazione all'interno del loro rapporto di coppia, della loro famiglia e del loro contesto sociale. Per la maggior parte di loro risulta più semplice affrontare questioni difficili quando l’interlocutore è un uomo”, dice Guido Osthoff, responsabile del servizio di Consulenza per uomini della Caritas, che ricorda come tale servizio sia nato proprio da questa idea 20 anni fa, dimostratasi poi una valida strategia.

Dalla sua apertura, si sono rivolti al servizio di consulenza circa 6.000 uomini, per una media di 300 uomini all'anno. Oltre il 60% di loro ha più di 40 anni e tre quarti sono padri. Le preoccupazioni raccolte dal servizio di consulenza non sono molto cambiate rispetto a vent’anni fa: “Le domande più frequenti riguardano ancora problemi che hanno a che fare con la famiglia e il rapporto di coppia. Noi aiutiamo gli uomini a promuovere un’intimità basata sulla fiducia reciproca, ad esprimere i propri sentimenti senza violare quelli degli altri. Incoraggiamo i padri a vivere l’affetto per i figli e a condividere equamente i compiti familiari con la propria compagna”, spiega Osthoff.

Negli ultimi 3 anni, il servizio di Consulenza per uomini ha registrato un aumento delle richieste d’aiuto. “Questo dimostra come gli uomini siano sempre più sotto pressione in termini di aspettative personali e lavorative, e in relazione alle sfide familiari. La crisi pandemica ha poi ovviamente intensificato questa situazione”, dice Osthoff.

Le consulenze presso il servizio avvengono in tedesco, italiano e recentemente anche in inglese, a seconda delle necessità. Si svolgono a Bolzano, ma anche a Merano e Bressanone su appuntamento. sono disponibili per questo scopo. Oltre ad avvalersi di una consulenza individuale con sei consulenti di formazione psicoterapeutica e un avvocato, gli uomini che si rivolgono al servizio possono anche partecipare a una formazione antiviolenza e a un gruppo di mutuo aiuto maschile.

Il servizio di Consulenza per uomini si trova in piazza Gumer 6 o in via Portici 9 a Bolzano ed è disponibile dal lunedì al mercoledì dalle 15 alle 18 al numero telefonico 0471 324 643 o via e-mail all’indirizzo: mb@caritas.bz.it.

Da sinistra: Paolo Valente e Guido Osthoff
Roger Pycha
Elio Cirimbelli

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