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Un abitare possibile: la guida del progetto Go Housing per abitare in Alto Adige

Presentata "Un abitare possibile. Guida pratica del progetto Go Housing", output del progetto condiviso della rete di soggetti attivi sul territorio nella gestione dell’emergenza abitativa e del diritto all’abitare composta da Associazione La Strada-Der Weg, Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, Eurac research, IPES e Comune di Bolzano. Da oggi la pubblicazione è disponibile al pubblico

L’Italia è tra i paesi europei con la quota più bassa di edilizia pubblica e agevolata, nonché di patrimonio immobiliare privato disponibile per l’affitto (Ufficio Studi di Caritas Roma, 2020, Casa, bene comune. Il diritto all’abitare nel contesto europeo). Il “tema casa” è pertanto emergenziale e oggetto di intenso dibattito politico, anche in Alto Adige. La mancanza di politiche abitative sostenibili nel lungo periodo prefigura impatti negativi per l’intero territorio provinciale, sia dal punto di vista economico che sociale. 

Il mercato immobiliare segmentato e i prezzi proibitivi, la preferenza per affitti turistici brevi e il sottoutilizzo delle risorse abitative pubbliche e private sono alcuni degli elementi centrali. A questi si somma l’esistenza di pregiudizi e discriminazioni nell’accesso alla casa per chi viene da fuori provincia, in particolare verso le persone straniere. Da qui, grazie al supporto del Fondo Sociale Europeo, è nato il progetto GoHousing, che si rivolge a cittadini stranieri residenti in provincia di Bolzano per offrire supporto mirato e forme innovative di accompagnamento finalizzate a promuovere l’autonomia abitativa. 

Uno degli strumenti messo a disposizione dal progetto è “Un Abitare possibile. Guida pratica del progetto Go Housing”, pubblicazione che ha l’obiettivo di mettere a sistema le risorse abitative e i servizi esistenti a livello locale. La guida contribuisce a sanare il vuoto generato dal mancato accesso, per chi viene da fuori provincia, alle reti sociali: i rapporti abitativi trovano fondamento e garanzie nelle norme e nei servizi disponibili. Sovraffollamento dell’abitazione, pagamento dell’affitto, manutenzione dell’immobile, uscita dall’immobile: sfogliando questa guida sarà possibile sia per chi affitta che per le persone affittuarie, in maniera facile e chiara, trovare indicazioni per una soluzione percorribile sulle diverse problematiche che si potrebbero presentare, su come prevenirle e su come gestirle. 

I contenuti presentati nella guida sono stati elaborati attraverso un percorso condiviso di confronto con gli attori chiave del sistema abitativo locale. Insieme a loro sono state individuate le situazioni più frequenti che possono minare la fiducia reciproca e portare a incomprensioni e conflitti. All’interno della pubblicazione si trovano inoltre numeri utili e indicazioni sugli sportelli attivi dedicati. La guida è disponibile online e sarà disponibile gratuitamente in formato cartaceo presso le sedi delle realtà che hanno contribuito al suo sviluppo. 

Mettendo in evidenza le norme e i servizi esistenti, “Un Abitare possibile” è, da un lato, uno strumento a supporto delle persone proprietarie di casa che decidono di affittare le proprie abitazioni e, dall’altro lato, un orientamento per le persone che cercano alloggio. 

La guida è uno degli output conclusivi di Go Housing, il progetto iniziato nel luglio 2022 che promuove l’innovazione sociale nel campo dell’autonomia abitativa delle persone migranti in provincia di Bolzano, incentivando l’inclusione sociale attraverso attività di consulenza e assistenza individuali e/o di gruppo finalizzate all’inserimento socio-abitativo. Il progetto ha attivato uno sportello di primo orientamento e azioni di accompagnamento abitativo ai diversi livelli del sistema di accoglienza dei partner, privati e pubblici, di progetto. Innovatività e radicamento dell’azione sono garantite dal partenariato, composto da La Strada-Der Weg, Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone e Eurac Research, con il sostegno e la partecipazione di Comune di Bolzano e Istituto per l’edilizia sociale (IPES) e dal solido sistema di monitoraggio e valutazione messo in campo

Il progetto è proceduto su due binari di intervento, l’attivazione della rete territoriale con l’avviamento di nuove collaborazioni e il rafforzamento di quelle esistenti tra il settore sociale e quello privato sul “tema casa” e l’accompagnamento all’abitare attraverso attività di consulenza e assistenza rivolte alle persone in cerca di una stabilità abitativa e finalizzate all’inserimento in alloggi a disposizione sul mercato, pubblico e privato. Attraverso la condivisione delle competenze del “sociale”, il progetto offre anche supporto a proprietari/e di abitazioni, amministratori/trici di condominio e agenti immobiliari per facilitare l’inserimento abitativo di persone in cerca di alloggio.  

Come capofila del progetto “Go Housing”, l’associazione La Strada-Der Weg si ritiene soddisfatta di alcuni risultati ottenuti nell' ambito di innovazione sociale, in particolar modo della rete che si è fortificata non solo tra i partner di progetto: sono stati infatti coinvolti molti soggetti del territorio con ruoli e interessi chiave nel favorire un accesso all’abitare più equo e sostenibile tra i quali distretti sociali, Camera di Commercio, Centro Casa/Mieterschutz, Associazione Proprietari Edilizi, amministratori di condominio, Confartigianato. Inoltre, Go Housing ha portato alla creazione di un tavolo di lavoro sul tema "Abitare" a cui partecipano non solo Caritas e La Strada-Der Weg, ma anche Volontarius e Croce Rossa. Questo spazio di confronto ed elaborazione condivisa ha portato alla presentazione di un progetto congiunto al Comune di Bolzano per l’affidamento di alcune abitazioni di proprietà del Comune per sperimentare questi progetti di accompagnamento abitativo per persone che lavorano ma che hanno difficoltà nel trovare alloggi privatamente. Un po’ meno soddisfacenti i risultati sugli inserimenti in abitazioni private (meno del 10% degli iscritti) in quanto il mercato privato degli affitti come si sa è limitato e limitante. Anche la durata del progetto (1 anno) è di per sé limitata: abbiamo provato a seminare qualcosa ma i frutti si vedranno più avanti.

Nel corso del progetto sono state raggiunte 153 persone con background migratorio, residenti e occupate in Alto Adige. Di queste, 130 hanno aderito al progetto, seguendo i percorsi di consulenza e assistenza. Gli utenti sono 108 uomini e 22 donne. Tutte le persone iscritte al progetto sono regolarmente occupate e dispongono di entrate mensili costanti e sufficienti a coprire le spese di locazione. Nonostante questo, meno del 10% di loro ha trovato una soluzione abitativa autonoma nell’arco della durata del progetto. La causa principale di questa difficoltà, oltre che la penuria di abitazioni disponibili e l’alto costo di canoni di locazione, è l’esistenza di pregiudizi e timori diffusi nei confronti delle persone straniere.

 


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