I profughi che non hanno trovato posto in una delle case di accoglienza per richiedenti asilo sono costretti ad arrangiarsi come possono. I pasti, per loro, sono un aiuto prezioso per superare il periodo difficile fino alla conclusione della procedura di richiesta d’asilo. Una settimana di pasti caldi presso la mensa “S. Chiara” consente ai rifugiati senzatetto di mangiare in un ambiente protetto.
A solo 18 anni Omar è provato dalle atroci esperienze vissute nel suo Paese. E’ scappato dalle crudeltà delle milizie islamiche, cercando un posto sicuro da combattimenti e violenza. Dopo un’interminabile odissea, Omar ha chiesto asilo in Alto Adige. A differenza dei profughi che sono arrivati sul territorio seguendo il programma nazionale, Omar non ha trovato posto in una delle case di accoglienza per profughi. E’ costretto ad arrangiarsi come può.
La vita dei profughi, che come Omar arrivano in Alto Adige autonomamente e presentano qui la richiesta di asilo, è molto più difficile rispetto a quella di altri profughi. La procedura d’asilo è avviata, ma l’unico alloggio disponibile per loro sono i posti letto nei servizi d’emergenza. Alcuni, di fatto, vivono sulla strada. I pasti donati serviranno a dare loro forza e a farli sentire meno soli.
Per ulteriori informazioni potete rivolgervi ai collaboratori della Caritas a Bolzano, via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471 304 300, info(at)caritas.bz.it.