“Secondo le stime, il forte terremoto di settembre avrebbe distrutto circa 65.000 abitazioni. Le persone sfollate dell’Atlante dormono in tende di fortuna e in rifugi di emergenza, decisamente poco adatti all’inverno in arrivo”, commenta Sandra D’Onofrio, che coordina il servizio di Aiuto catastrofi della Caritas altoatesina, “Bisogna intervenire rapidamente”. Un’altra priorità è la ricostruzione delle scuole danneggiate, per permettere a bambine e bambini di tornare a frequentarle regolarmente. A questo scopo, si provvede anche all’acquisto del materiale scolastico mancante, andato distrutto col terremoto. “Per garantire la ricostruzione di edifici, abitazioni, ma anche di strade e vie di comunicazione Caritas Marocco lavora in collaborazione con altre organizzazioni umanitarie, ed è in continuo contatto con il governo marocchino. La ricostruzione è importante anche per il turismo, che garantisce lavoro a una grossa fetta del Paese”, riporta D’Onofrio in contatto con i partner sul territorio marocchino.
“Ancora una volta la popolazione altoatesina si è ha mostrata molto solidale: finora abbiamo ricevuto 511 donazioni per un valore complessivo di 117.600 euro. Siamo molto riconoscenti”, afferma la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer. I cittadini hanno mostrato sensibilità e vicinanza anche nei confronti delle vittime delle alluvioni in Libia: in questo caso sono state ricevute 62 donazioni per un totale di 18.700 euro. “Qui è molto più difficile fornire soccorsi. Tuttavia, stiamo organizzando le operazioni attraverso la Caritas italiana, in modo che la popolazione possa ricevere anche il nostro aiuto. Le vittime sono oltre 11.000 e altre 10.000 persone risultano ancora disperse. Anche in Libia, come in Marocco, i disastri hanno causato danni enormi”.