Sono attese soprattutto famiglie, per lo più donne con bambini, e lunedì potranno trasferirsi nei loro nuovi alloggi nell’ex Centro educativo St. Georg di Sarnes. Fino a poco tempo fa l’edificio era stato utilizzato come struttura in cui trascorrere la quarantena. Ora la Diocesi ha deciso di metterlo a disposizione gratuitamente per ospitare le persone devastate dagli orrori della guerra in Ucraina. La casa sarà gestita dalla Caritas diocesana nell’ambito del programma di accoglienza dei profughi previsto dallo Stato italiano e dalla provincia autonoma di Bolzano.
I collaboratori e le collaboratrici della Caritas si occuperanno della gestione della casa e aiuteranno i profughi ad orientarsi, offrendo consulenze su questioni legali e burocratiche. “Numerosi volontari si sono già resi disponibili per sostenere queste persone. Insieme a loro, alle associazioni e alle istituzioni locali, cercheremo di facilitarne l’inserimento nella comunità, aiutandoli a creare relazioni e a vivere un po’ di normalità”, spiega Alessia Fellin, responsabile dell’area Accoglienza della Caritas. In questo contesto sono importanti i corsi di lingua ma anche l’inclusione dei bambini negli asili e nelle scuole. Anche altri servizi della Caritas come la Consulenza profughi, il Centro d’Ascolto, la distribuzione pasti, e la Consulenza per migranti contribuiranno a fornire sostegno alla popolazione.
Nel frattempo, prosegue l’aiuto umanitario della Caritas in Ucraina e nei paesi vicini. Nei centri di accoglienza in Polonia, Moldavia, Slovenia e Romania, i volontari e il personale della rete internazionale Caritas, di cui fa parte anche la Caritas altoatesina, stanno distribuendo kit di emergenza con cibo, articoli igienici e medicinali; vengono fornite coperte, abbigliamento invernale e materiale per il riscaldamento. Subito dopo lo scoppio della guerra, sono stati prontamente allestiti anche numerosi posti letto, mentre psicologi e assistenti sociali continuano ad aiutare soprattutto i bambini, ad elaborare le terribili esperienze.
“Le donne che sono fuggite insieme ai loro bambini, separandosi dai mariti rimasti in Ucraina per difendere il paese, così come le famiglie che hanno dovuto lasciarsi tutto alle spalle: queste persone avranno bisogno del nostro sostegno ancora per molto tempo”, dice il direttore della Caritas Franz Kripp.
Per sostenere le persone che vivono le sofferenze della guerra in Ucraina, è possibile fare una donazione ad uno dei seguenti conti, utilizzando la causale “Ucraina”:
Cassa Rurale Raiffeisen: IBAN: IT42F0349311600000300200018
Cassa di Risparmio di Bolzano: IBAN: IT17X0604511601000000110801
Banca Popolare: IBAN: IT12R0585611601050571000032
Intesa Sanpaolo: IBAN: IT18B0306911619000006000065