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“Non si tratta solo di migranti”

In occasione della 105ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: nota da parte del direttore Caritas, Paolo Valente.

“Papa Francesco, in preparazione della Giornata del migrante e del rifugiato 2019, ha diffuso un messaggio dal titolo ‘Non si tratta solo di migranti”. ‘Interessandoci di loro’, scrive, ‘ci interessiamo anche di noi, di tutti; prendendoci cura di loro, cresciamo tutti; ascoltando loro, diamo voce anche a quella parte di noi che forse teniamo nascosta perché oggi non è ben vista.’

In questa occasione la Caritas diocesana ricorda il dovere evangelico di accogliere con dignità chi, usando un linguaggio oggi in voga, ‘non è dei nostri’: ‘Ero straniero e (non) mi avete accolto’ (Matteo 25,35.43). Per i cristiani non ci sono ‘i nostri’ e ‘gli altri’, ciò che conta è solo la persona umana. Non c’è un ‘prima noi’, ma il ‘prima gli ultimi’.

Accogliere è anche un dovere costituzionale. Significa dare il proprio contributo a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti...” (art. 3 della Costituzione).

Accogliere le persone è compito in primo luogo delle pubbliche istituzioni (che, assieme e a nome di ogni cittadino, perseguono il bene comune). Noi tutti paghiamo le tasse affinché le nostre città, i quartieri, i paesi siano accoglienti (prima ancora che ‘sicuri’). Affinché ognuno, soprattutto chi è più debole, veda rispettati i propri diritti e la propria dignità.

In questo momento storico, tuttavia, prevale spesso l’attenzione alle prossime elezioni. La tentazione – lo abbiamo visto fin troppo bene in questi ultimi anni, in tutto il mondo – è questa: non ci sforziamo più di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza delle persone, ma cerchiamo di rimuovere le persone che, con la loro presenza, con il loro modo di essere, col loro colore, vengono considerate un ostacolo al consenso elettorale. Viviamo al tempo dei populismi. Ma le soluzioni facili portano in vicoli ciechi. Chiediamo, in questa Giornata, che la vita dei migranti non venga strumentalizzata per ottenere facili (ma effimeri) consensi.

Non si tratta solo di migranti, si tratta anche delle nostre paure, della nostra umanità, si tratta di non escludere nessuno, di mettere gli ultimi al primo posto. Si tratta di tenere in considerazione tutta la persona, tutte le persone. Si tratta di costruire insieme la città e dell’uomo.”


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