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Norcia: a due anni dal terremoto

A due anni dalla prima scossa di terremoto che ha colpito le quattro regioni dell’Italia centrale, la situazione appare ancora complicata anche a causa di una burocrazia che rallenta la ricostruzione e la ripresa delle attività. In Umbria i moduli abitativi sono arrivati per tutti ma le macerie al 70% non sono state ancora rimosse. L’economia è quasi bloccata e le persone, non essendoci lavoro, come già sta accadendo se ne andranno via. A favore delle popolazioni colpite dai sismi di agosto e ottobre 2016, la Caritas altoatesina ha fino ad oggi utilizzato 1.121.283 euro di quanto raccolto grazie alle offerte ricevute (poco più di 1.200.000 euro). Giovedì 18 ottobre a Bolzano, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia Mons. Renato Boccardo e il direttore della Caritas Giorgio Pallucco, informeranno e ringrazieranno la popolazione altoatesina nel corso di un incontro pubblico.

A Norcia e nella Val Nerina, dopo la conclusione dei progetti di emergenza e di sostegno alle famiglie e alle piccole imprese di agricoltori e allevatori (soluzioni abitative provvisorie, box magazzino, costruzione di sette tunnel agricoli a uso stalla e capannoni industriali, fornitura di attrezzature e sostegno ad attività legate alla ripresa della produzione e vendita dei prodotti tipici della zona), ha preso il via da otto mesi il progetto “Granelli di senape”.

La Caritas locale e quella altoatesina (con la partecipazione delle Caritas del Nordest) hanno predisposto interventi che si traducono in aiuti semplici e concreti per i problemi che affrontano quotidianamente famiglie e piccole imprese in difficoltà come contributi per arretrati, affitti, bollette, acquisto di generi di prima necessità, farmaci e visite mediche, acquisto di beni strumentali per poter lavorare e tanto altro, interventi volti ad assicurare la dignità della persona, la possibilità alloggiativa e a prevenire situazioni che possano mettere in pericolo la vita o l’integrità della persona, situazioni che possano portare alla disgregazione della famiglia, alla chiusura di un’attività produttiva o all’indebitamento e all’usura.

“Con questo progetto, cerchiamo di aiutare quante più persone possibili a superare i problemi economici familiari e a conservare i loro posti di lavoro, a contribuire a stimolare l’economia locale restituendo fiducia alle comunità colpite dal sisma valorizzandone il quotidiano, contrastando l’eventuale emigrazione e abbandono della propria terra” afferma Giorgio Pallucco, direttore della Caritas di Spoleto-Norcia.

Il prossimo 18 ottobre, a due anni dalla seconda scossa di terremoto che nel 2016 ha duramente colpito Norcia e la Val Nerina, si terrà a Bolzano un incontro pubblico su invito del Centro per la Pace e della Caritas diocesana dal titolo “Quando la terra trema. Norcia: il dopo terremoto tra solidarietà, speranze e frustrazione”. Parteciperanno all’incontro per informare sullo stato delle cose e per ringraziare la nostra popolazione della solidarietà dimostrata, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia Mons. Renato Boccardo, il direttore Caritas Giorgio Pallucco e l’allevatore Lorenzo Leoncilli.


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