Si è tenuta nella mattinata di oggi, giovedì 23 novembre, presso l’ingresso della Nuova Clinica dell’Ospedale di Bolzano, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Ad organizzarla, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, la Croce Rossa della Provincia di Bolzano, Caritas, Centaurus Arcigay Alto Adige Südtirol e l’Associazione Propositiv Südtiroler AIDS Hilfe. Al centro della campagna “Stop HIV!”, che intende riportare l’attenzione su una tematica negli ultimi anni messa in secondo piano a causa della pandemia, un tour che vedrà coinvolto un ambulatorio mobile della CRI con a bordo personale dell’Azienda sanitaria, coadiuvato da volontari delle altre associazioni che hanno preso parte al progetto.
Insieme, daranno informazioni su come prevenire l’HIV e illustreranno quali sono i farmaci e le cure attualmente a disposizione delle/dei sieropositivi. Infine, per le persone interessate, ci sarà anche la possibilità di sottoporsi a test gratuiti per individuare l’eventuale presenza dell’HIV nell’organismo.
Perché questa iniziativa
“Stop HIV!” prende il via nella settimana immediatamente precedente alla Giornata mondiale contro l’AIDS, che dal 1988 si celebra il primo dicembre in tutto il mondo. In Alto Adige, sono 18 i nuovi casi di infezione da HIV riscontrati finora nel 2023, a fronte degli 11 individuati nel 2022 (+61%). Inoltre, l’incidenza dei nuovi casi in Provincia si attesta a 3,6 ogni 100.000 abitanti, a fronte dei 3,2 nel resto d’Italia. Attualmente, nel territorio provinciale vivono circa 700 persone sieropositive.
Josef Widmann, Direttore sanitario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha espresso così il suo plauso: «Questa iniziativa, che vede coinvolte l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e tante importanti realtà attive nel tessuto sociale della Provincia, conferma il nostro impegno incessante a difesa della salute e della qualità di vita delle persone. L’HIV non è sparito ma lo si può contrastare attraverso un’opera di informazione e prevenzione. Colgo l’occasione per ringraziare Croce Rossa, Caritas, l’Arcigay e l’Associazione Propositiv che insieme a noi si sono impegnate e hanno reso possibile l’iniziativa».
Elke Maria Erne, Primaria del Reparto Malattie infettive e responsabile del progetto, ha spiegato gli obiettivi di “Stop HIV!”: «Questo tour ci permetterà di informare centinaia di persone e sarà anche una grande occasione per offrire il test a tutti coloro che sono interessati. L’infezione da HIV non è più una condanna a morte poiché ora disponiamo di farmaci antivirali molto efficaci che, seppur non eradichino il virus, sono in grado di tenerlo sotto controllo».
Manuel Pallua, Presidente della Croce Rossa provinciale ha voluto soffermarsi su quanto sia stato importante il lavoro di squadra: «La Croce Rossa, da sempre impegnata nella prevenzione della salute ed in particolare delle malattie a trasmissione sessuale, collabora con grande piacere con l’Azienda Sanitaria e con le altre associazioni coinvolte nella campagna di prevenzione dell’HIV. Grazie al nostro ambulatorio mobile, con il supporto delle altre associazioni e istituzioni partner dell’iniziativa, porteremo sul territorio la possibilità di fare test e controlli, sperando di proseguire anche in futuro con questa collaborazione».
Angela Pieri, infettivologa del Reparto Malattie infettive dell’Ospedale di Bolzano e responsabile dell’ambulatorio HIV: «I successi nella lotta all’HIV sono in gran parte dovuti ai risultati della ricerca scientifica, che ha consentito di individuare farmaci dotati di potente attività antivirale. Occorre tuttavia tenere presente che tutte le strategie terapeutiche non consentono la guarigione dall’infezione, ma garantiscono un’aspettativa di vita analoga a quella di un soggetto non infetto».
Arianna Miriam Fiumefreddo, Presidente di Centaurus Arcigay «Oggi la prevenzione dell’HIV ha un’arma in più ed è la PrEp, la profilassi pre-esposizione, che, insieme all’uso del preservativo, costituiscono un sistema di prevenzione combinata, che intende raggiungere l’obiettivo di interrompere la catena di trasmissione del virus.
Fiumefreddo, ricorda anche che «si può fare il test rapido gratuito per lo screening HIV in modo anonimo e sicuro anche presso l’Associazione Propositiv Südtiroler AIDS Hilfe».
Pierpaolo Patrizi, Psicologo e responsabile Iris, servizio della Caritas che si occupa di persone sieropositive, sottolinea l’importanza di lottare contro ogni forma di stigmatizzazione: «Noi della Caritas con Iris prima e con Casa Emmaus e Binario7, poi, siamo da 31 anni in prima linea accanto alle persone che convivono con l’HIV. Se dal punto di vista medico molto è cambiato, rimane forte e doloroso il pregiudizio che nella società dell’immagine ancora rende difficile la vita di molti che convivono con il virus».