Keita, Khatia, Ousseini, Rita, Sushma e Atika sono i 6 protagonisti della mostra ‘Work in progress’, che sarà inaugurata venerdì a Merano. Provengono da vari paesi, Mali, Georgia, Burkina Faso, Nigeria, India e Marocco e lavorano in diversi settori del mercato del lavoro altoatesino: nell’agricoltura, nelle aziende, come meccanici o nel settore alberghiero e della ristorazione.
L’artista Daria Akimenko ha accompagnato queste persone nell’ambito del progetto MATILDE, catturando in fotografie le motivazioni e i desideri che le spronano nel loro agire. “Il titolo della mostra 'Work in progress' è significativo per la vita di molte persone provenienti da paesi non comunitari: sono sempre in azione e alla ricerca di qualcosa, hanno bisogno di sviluppare sé stessi attraverso l’apprendimento e la valorizzazione delle proprie competenze. Sono tutti accomunati dal desiderio di trovare un lavoro sicuro, che possibilmente corrisponda alle proprie capacità e che permetta loro di coprire le spese della vita quotidiana. Ma ciò che colpisce particolarmente è la motivazione e la perseveranza che riescono a dimostrare, anche quando la situazione diventa difficile”, dice Akimenko, autrice della mostra fotografica.
Nella mostra ‘Work in progress’, le foto di Daria Akimenko raccontano la situazione lavorativa dei sei protagonisti, i loro obiettivi e gli sforzi che vengono fatti per realizzarli. Oltre alle numerose fotografie delle persone coinvolte nel progetto, la mostra raccoglie anche diversi dati e informazioni sulla ricerca MATILDE e sul tema della migrazione rispetto al mercato del lavoro altoatesino. “Per la Caritas è stato importante fin dall'inizio che il progetto di ricerca coinvolgesse proprio le persone. Questa mostra aiuta proprio a far capire come, al di là della documentazione e delle analisi che emergono nell’ambito della ricerca, bisogna valorizzare le persone, che sono al centro di un processo di inserimento nel mercato del lavoro e di un percorso d’inclusione nella nostra società”, spiega il direttore della Caritas Franz Kripp.
‘Work in progress’ sarà inaugurata il 1° aprile alle ore 16 presso la Fondazione Padri Cappuccini Opera Serafica di Merano, in via Goethe 15. Anche in questa istituzione lavorano donne e uomini provenienti da altri paesi: “Come datore di lavoro, sono consapevole delle sfide che attendono sia noi che i lavoratori stessi. In questo momento il mercato del lavoro è in una fase particolarmente difficile, e a maggior ragione spero che il progetto UE MATILDE abbia un effetto positivo”, spiega Alexander Santin, direttore dell’Opera Serafica. “Anche per questo, ho fortemente sostenuto che nella mostra fosse rappresentata anche una nostra collaboratrice”.
La mostra è a ingresso libero e sarà visitabile all’ Opera Serafica fino al 15 aprile da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18. Tuttavia è stata concepita come mostra itinerante, e dal 9 maggio le fotografie verranno esposte al Caritas Café di Bolzano, in via Cassa di Risparmio 1, per proseguire poi il proprio percorso espositivo in altre sedi della provincia, che verranno comunicate sul sito web della Caritas: caritas.bz.it.
Tutti gli interessati sono cordialmente invitati all’inaugurazione il 1° aprile alle ore 16, che si svolgerà nel rispetto di tutte le regole di sicurezza relative al Covid.