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“I conti non tornano”

Nell’ambito della campagna di raccolta fondi “La povertà è più vicina di quanto pensi” la Caritas segnala l’aumento di povertà e disuguaglianze sociali

 

Luce, gas, riscaldamento, generi alimentari: tutto è diventato più costoso, per alcuni troppo. “Sempre più persone si rivolgono alla Caritas, preoccupate per il proprio futuro o perché non sanno più cosa fare per arrivare a fine mese. Cercano il nostro aiuto perché da soli non vedono più una via d’uscita”, ha detto la direttrice della Caritas, Beatrix Mairhofer alla presentazione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘La povertà è più vicina di quanto pensi’. Quest’anno l’iniziativa si svolge nella settimana precedente e successiva alla Domenica della Carità, che si celebra nelle parrocchie il 13 novembre e che Papa Francesco ha proclamato Giornata mondiale dei poveri. In questo contesto, la direttrice della Caritas mette in guardia sulla crescita di povertà e disuguaglianze sociali.

“In molti dei nostri servizi, emergono le preoccupazioni finanziarie che in questo momento sono in aumento fra le persone”, afferma la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer. “La crescita dei prezzi, a fronte di salari che restano sostanzialmente invariati, sta mettendo in difficoltà molti pensionati e famiglie a basso reddito”. Il fenomeno riguarda soprattutto i genitori single, le famiglie numerose, le persone con pensioni minime o con un passato di migrazione. “Il divario tra ricchi e poveri si sta allargando anche in Alto Adige, nonostante le misure di sostegno elargite dalla Provincia e dallo Stato, e le previsioni non sono rosee. Questo mette a rischio la coesione e la pace sociale”, afferma Mairhofer. “Crescono infatti le disuguaglianze già esistenti, tra redditi alti e altri insufficienti, tra uomini e donne, tra i nati in Alto Adige e i cittadini stranieri, tra abitanti delle città e delle periferie e tra proprietari di case e affittuari”. Mairhofer è particolarmente preoccupata per la sorte degli anziani che hanno lavorato per tutta la vita, si sono abituati a una vita modesta, ma che ora si ritrovano poveri e disperati: “Abbiamo tutti una responsabilità sociale e dobbiamo tutti agire di conseguenza!”.

La povertà economica ha conseguenze pericolose sulle persone: “Chi non può permettersi di pagare l’affitto, le bollette o altre spese necessarie, rischia di scivolare velocemente ai margini della società”, racconta Mariano Buccella sulla base della propria esperienza al Centro d’ascolto della Caritas: “Molte delle persone in difficoltà che si rivolgono a noi, temono di restare schiacciate dalle spese ordinarie e straordinarie, di perdere il lavoro, di non riuscire più a mantenere la famiglia. Basta poco per sentirsi mancare la terra sotto i piedi”, dice Buccella. Da inizio anno, sono 719 le persone che si sono già rivolte al Centro d’ascolto della Caritas: “Le preoccupazioni più frequenti sono quelle di non riuscire a pagare l’affitto, l’elettricità, il gas, i generi alimentari e l’assistenza sanitaria. Si sono rivolte a noi anche diverse persone che vivono in appartamenti di edilizia popolare, ad esempio dell’Ipes, che non sanno come pagare i primi rincari degli affitti, il cui conto finale arriverà a dicembre. Questa situazione è difficile da sostenere anche a livello psicologico”. Nell’anno ancora in corso, oltre a colloqui individuali e consulenze, il servizio ha già attivato anche 60.000 euro di interventi di sostegno economico per beni di prima necessità.

Anche il servizio di Consulenza debitori della Caritas sa quanto le preoccupazioni finanziarie possano gravare sulle persone. Quest'anno più di 1.000 persone hanno già bussato alla porta per chiedere aiuto. “Sono per lo più persone adulte, di mezza età e con un reddito, che però non basta per pagare i debiti già contratti e l’aumento delle spese fisse mensili”, afferma Petra Priller, responsabile del servizio. Qui i consulenti esaminano innanzitutto la situazione finanziaria di ogni individuo e poi cercano di dare un po’ di respiro alle persone, elaborando un piano finanziario negoziato con i creditori e le banche. “Ci preoccupa anche la crescita dei tassi di interesse sui prestiti, perché nel prossimo futuro le persone avranno bisogno di più denaro per ripagare i loro prestiti e non sarà facile”, ha detto Priller. In casi particolarmente critici, quando persone o famiglie intere rischiano di perdere la casa, la Caritas interviene fornendo anche un’assistenza finanziaria a chi è in difficoltà. Finora, in riferimento all’anno corrente, sono stati erogati più di 110.000 euro per aiutare le persone per l’affitto e i costi delle utenze, nonché per le bollette di luce e gas.

Uno dei problemi più gravi è il mercato immobiliare troppo caro. “Per molte delle persone che assistiamo, questi prezzi semplicemente non sono accessibili. In tempi di crisi come questi, i proprietari d’immobili chiedono livelli di sicurezza economica ai loro futuri inquilini, che molte persone non possono garantire. Come conseguenza si aumenta la precarietà soprattutto di cittadini con background migratorio, con contratti di lavoro temporanei o di chi appartiene a categorie socialmente svantaggiate”, osserva criticamente la direttrice della Caritas, Beatrix Mairhofer. “Mentre il diritto all’alloggio, in quanto diritto umano, dovrebbe essere garantito a tutti!”

Anche i rappresentanti della Caritas parrocchiali, riscontrano un aumento delle persone in difficoltà, che ad esempio si rivolgono ai punti di consulenza sparsi sul territorio. “L’obiettivo è di essere vicini alla gente che chiede aiuto. Per rispondere alle varie esigenze e ai vari disagi, è importante costruire un’ampia rete che possa intercettare le persone bisognose di aiuto. Offriamo serate di sensibilizzazione e informazione in vari luoghi per le persone attive nelle Caritas parrocchiali, e nei vari gruppi di lavoro nelle parrocchie, ma anche per chiunque sia interessato, in cui si presenta il lavoro svolto al Centro d’ascolto e alla Consulenza debitori della Caritas per dare un indirizzo e fare rete nell’assistenza”, dice Brigitte Hofmann, responsabile dell’area ‘Caritas&Comunità’ della Caritas. “L’obiettivo della nostra campagna 'La povertà è più vicina di quanto pensi' è quello di sensibilizzare la comunità, stimolandola ad osservare più da vicino, ad essere attenti gli uni agli altri, aiutando attivamente dove e come si può”, spiega Hofmann.

“Fortunatamente riceviamo ancora un buon sostegno attivo”, afferma la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer. “Prima di tutto ci sono i nostri numerosi volontari, impegnati nei servizi Caritas, ma anche nelle parrocchie, che dedicano il loro tempo prezioso per aiutare le persone in difficoltà”, dice Mairhofer, ringraziandoli. Ma la direttrice della Caritas spera anche nel sostegno e nella generosità della popolazione altoatesina: “In questo momento molti hanno bisogno del nostro aiuto che, come Caritas, siamo felici di offrire gratuitamente e a tutti. Con questa campagna di raccolta fondi, tutti i cittadini e le cittadine hanno la possibilità di contribuire e sostenere il nostro lavoro, attraverso le offerte raccolte in chiesa o con una donazione bancaria. Siamo profondamente riconoscenti per ogni donazione”, ha dichiarato la direttrice della Caritas Mairhofer, auspicando una grande solidarietà nei confronti delle persone bisognose in Alto Adige.

Mairhofer ha poi concluso con un appello rivolto a tutti coloro che occupano posizioni di responsabilità: “Gli affitti in Alto Adige sono chiaramente troppo alti, lo erano già prima, così come il costo della vita. Se ci unissimo tutti, dalla politica al mondo delle imprese, dai proprietari di immobili alle parti sociali, e insieme ad ogni singolo altoatesino, potremmo ottenere risultati molto più efficaci e duraturi, rispetto alla via del dispensare contributi una tantum”.

 

Chiunque voglia sostenere il lavoro della Caritas a favore delle persone bisognose, può partecipare alla raccolta delle offerte in chiesa nella domenica della Carità, oppure può contribuire con una donazione alla Caritas, sul sito www.caritas.bz.it, oppure tramite bonifico bancario con la causale “Caritas” su uno dei seguenti conti di donazione:

Raiffeisen Cassa Centrale, IBAN: IT42 F0349311600000300200018
Cassa di Risparmio di Bolzano, IBAN: IT17 X0604511601000000110801
Banca Popolare dell’Alto Adige, IBAN: IT12 R0585611601050571000032
Intesa Sanpaolo, IBAN: IT18 B0306911619000006000065

Per maggiori dettagli sulle serate informative nelle parrocchie, visitare la pagina web: www.caritas.bz.it/mithelfen/pfarrcaritas/infomaterial/caritas-sonntag.html, tel. 0471 304 330 oppure gemeinschaft.comunita(at)caritas.bz.it.

Mariano Buccella, Beatrix Mairhofer
Mariano Buccella, Beatrix Mairhofer, Petra Priller
B. Mairhofer, P. Priller, B. Hofmann
Petra Priller, Brigitte Hofmann
Mariano Buccella, Beatrix Mairhofer, Petra Priller, Brigitte Hofmann, Renata Plattner

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