La FAO prevede che già nel 2025 ben 1,8 miliardi di persone saranno in assoluta scarsità di acqua e due terzi della popolazione mondiale potrebbe trovarsi in condizione di sofferenza. Sono allarmanti i dati relativi alle conseguenze sanitarie ed economiche della scarsità di tale prezioso liquido; già oggi sono in atto attacchi al diritto fondamentale della persona umana circa l’approvvigionamento dell’acqua necessaria e salubre, attacchi economici come pure scontri armati, su diverse scale, per il controllo idrico.
Proprio l’attuale epidemia dovuta al coronavirus dimostra quanto sia importante la disponibilità di acqua per garantire a tutti il rispetto delle più elementari norme igieniche. Mille bambini perdono la vita ogni giorno a causa di malattie collegate all’acqua, milioni di persone sono costrette a bere acqua inquinata e altri milioni muoiono di fame perché senz’acqua non possono garantirsi dei raccolti. Per contrastare ciò, la Caritas altoatesina da anni sostiene diversi iniziative che, grazie alla sensibilità di tanti donatori e al sostegno di Regione e Provincia, nel 2019 si sono concretizzate in 10 progetti sostenuti in Bolivia, Camerun, Etiopia e Kenya, per un totale di 347.246 euro. “Gli interventi hanno assicurato acqua potabile in villaggi e scuole e per abbeverare il bestiame e coltivare il necessario per vivere. Migliaia di famiglie sono così in grado di prevenire situazioni che, in caso di periodi di siccità, determinano carestie e fame” spiega Fabio Molon, responsabile Caritas dell’Ufficio Mondialità.
Il diritto all’acqua, così come la necessità di un suo uso responsabile e consapevole che eviti sprechi e inquinamenti, è inoltre uno dei temi alla base delle attività di sensibilizzazione che da anni la youngCaritas propone alle scuole e ai giovani della nostra provincia. Attraverso laboratori, workshop e incontri i collaboratori della Caritas cercano di far riflettere i più piccoli su come salvaguardare e gestire al meglio questa preziosa risorsa per le prossime generazioni.