“L’emergenza abitativa non riguarda più soltanto le persone che vivono per strada”, afferma Beatrix Mairhofer, direttrice della Caritas. “Spesso non trovano un alloggio accessibile o faticano a mantenere quello che hanno anche genitori single, lavoratori e lavoratrici con redditi bassi, persone anziane e sole o giovani senza sostegno familiare. Le cause sono molteplici: affitti e spese abitative in crescita, scarsità di alloggi – anche per via di immobili volutamente sfitti o destinati sempre più al turismo – reti sociali carenti, nonché diffidenze e timori da parte dei locatori”.
Affitti elevati, redditi insufficienti: i conti non tornano
A Bolzano il costo degli affitti è particolarmente elevato: fino a 15,55 euro al metro quadro, che significa spendere oltre 1.000 euro al mese per un appartamento di 70 metri quadri. “Il reddito medio di chi si rivolge a noi per un aiuto è di circa 1.500 euro a persona, o 1.680 euro per nucleo familiare”, spiega Petra Priller, responsabile della Consulenza debiti della Caritas. “Con affitti medi superiori ai 700 euro, l’obiettivo di destinare al massimo il 30% del reddito all’affitto viene ampiamente superato”.
“Ormai quasi un terzo dei nostri assistiti (173 su un totale di 560 persone seguite fino alla fine di settembre) si rivolge alla nostra consulenza debiti per casi di morosità o costi abitativi”, prosegue Priller. L’ammontare medio dei debiti legati all’abitazione è di circa 4.875 euro a persona e le richieste di pagamento per affitti arretrati ammontano già a oltre 843.000 euro – di cui 415.000 euro verso locatori privati e 390.000 euro verso l’Istituto per l’edilizia abitativa. “Grazie a trattative mirate con i creditori e, quando necessario, a un sostegno economico, siamo riusciti a evitare lo sfratto in 43 casi”, aggiunge Priller. “In totale, quest’anno la Caritas ha già pagato oltre 66.000 euro per saldare arretrati di affitto, spese condominiali e bollette di luce e gas”.
I numeri del bisogno: aumentano le donne
Caritas non offre solo consulenza e sostegno economico a chi è in difficoltà abitativa, ma anche strutture residenziali: l’anno scorso sono state accolte oltre 1.000 persone. “Tra queste, contiamo oltre 800 persone senza tetto, più di 190 richiedenti asilo, 30 ex detenuti e 21 persone sieropositive”, spiega Danilo Tucconi, responsabile dell’area ‘Senza tetto e senza dimora’. “In particolare segnaliamo l’aumento delle donne ospitate: molte sono madri sole che, senza un’adeguata assistenza per i figli, non riescono a ottenere un lavoro dignitoso che permetta loro di mantenere una casa. Eppure una casa è molto più di quattro mura: è il primo passo per costruire la propria vita”. Per facilitare questo percorso, Caritas abbina all’offerta di alloggi forme di accompagnamento individuale e sostegno psicosociale, con la prospettiva di un nuovo inizio.
In collaborazione con la Diocesi, Caritas sta portando avanti anche il progetto ‘Casa della Speranza’, che consiste nella ristrutturazione dell’ex convento delle Suore della Croce a Merano, per realizzare 19 miniappartamenti destinati proprio a persone senza dimora o in grave difficoltà abitativa.
Sostegno tramite volontariato e donazioni
Volontari e volontarie offrono il loro aiuto dove serve, nelle strutture e nei vari servizi della Caritas, così come nelle parrocchie. “Volontari e volontarie dei gruppi delle Caritas parrocchiali sparsi per il territorio e nei diversi servizi Caritas vedono la povertà da vicino, anche nelle sue forme più nascoste. Quando le persone hanno bisogno di aiuto, intervengono in modo semplice e immediato: attraverso guardaroba solidali, la distribuzione di generi alimentari, mediazione linguistica e sensibilizzazione, ma anche in caso di problemi abitativi”, afferma Brigitte Hofmann, responsabile del servizio Caritas parrocchiali e volontariato.
“Vediamo ogni giorno quanto velocemente le persone possano scivolare nella condizione di senza dimora e quanto possa fare la differenza trovare delle persone disposte a dare una mano”, sottolinea la direttrice della Caritas, Beatrix Mairhofer. “Ringrazio quindi tutti coloro che collaborano nei servizi e nelle parrocchie, e anche chi sostiene il lavoro della Caritas con le donazioni. Senza questa grande solidarietà a tutti i livelli non potremmo garantire molti dei servizi che offriamo alle persone in difficoltà”, aggiunge Mairhofer. “È grazie a questo ampio sostegno che possiamo aprire porte che altrimenti resterebbero chiuse ed escludenti”.
È possibile sostenere il lavoro della Caritas e la campagna “La povertà è più vicina di quanto pensi” con una donazione durante la raccolta in chiesa nella Domenica della Carità oppure tramite bonifico bancario con la causale ‘Caritas’ su uno dei seguenti conti:
Raiffeisen Cassa Centrale, IBAN: IT42 F0349311600000300200018
Cassa di Risparmio di Bolzano, IBAN: IT17 X0604511601000000110801
Banca popolare dell’Alto Adige, IBAN: IT12 R0585611601050571000032
Intesa Sanpaolo, IBAN: IT18 B0306911619000006000065
L’emergenza abitativa in Alto Adige in cifre:
- Dal 1971 il numero di nuclei familiari è più che raddoppiato (da 111.176 a 236.529), mentre la popolazione nello stesso periodo è cresciuta solo del 27%, passando da 425.009 a poco più di 539.000 persone.
- A Bolzano un affitto medio varia tra 12,16 euro e 15,55 euro al metro quadro: per 70 metri quadri significa un affitto di oltre 1.000 euro al mese.
- Ogni anno in Alto Adige più di 300 nuclei familiari sono a rischio sfratto.
- La Caritas ospita ogni anno oltre 1.000 persone; quest’anno ha già pagato 66.000 euro per saldare arretrati di affitto, spese condominiali e bollette di luce e gas.
- L’ammontare medio dei debiti legati all’abitazione contratti dai clienti che si rivolgono alla Consulenza debiti di Caritas è di 4.875 euro a persona.
- Solo quest’anno (dati fino a settembre) gli arretrati di affitto delle persone seguite dalla Caritas per problemi abitativi ammontano complessivamente a 843.000 euro.
Giornata di porte aperte nelle strutture Caritas per persone in emergenza abitativa, senzatetto e senza dimora, venerdì 14 novembre 2025:
Nell’ambito della campagna ‘La povertà è più vicina di quanto pensi’, dedicata al tema della povertà e in particolare alle sfide legate all’abitare, le strutture Caritas che si occupano di persone senza dimora e in emergenza abitativa propongono un momento di porte aperte venerdì 14 novembre 2025. L’obiettivo è offrire a cittadini e cittadine, classi scolastiche, organizzazioni partner e istituzioni la possibilità di conoscere da vicino il lavoro di questi servizi, dando visibilità alle molteplici offerte di sostegno proposte dalla Caritas.
Le seguenti strutture invitano alla visita, proponendo un programma vario e interessante:
- Casa Margaret – Accoglienza per donne in emergenza abitativa
via Cappuccini 24, Bolzano
Dalle ore 17.30 alle 19.30 sarà possibile visitare la struttura e incontrare le operatrici e le ospiti della casa durante un aperitivo analcolico con specialità di diverse parti del mondo (anche vegetariane). - Casa Emmaus – Comunità residenziale per persone che convivono con HIV/AIDS e altre malattie infettive
via Pietralba 100, Laives
Si propone a visitatori e visitatrici: una colazione comunitaria dalle 9 alle 11, una sessione di Yoga con campane tibetane dalle 11 alle 12.30, pranzo a buffet alle 12.30, Karaoke dalle 14.30 alle 17.30, Worldcafé sul tema HIV/AIDS dalle 17 alle 18. - Odós – Servizio per il reinserimento sociale di detenuti e ex detenuti
viale Venezia 61/A, Bolzano
Dalle ore 9 alle 12 sarà possibile scoprire cosa significa lavorare per il reinserimento sociale delle persone dopo la detenzione, approfondendo sfide e prospettive. - Casa Freinademetz – Accoglienza di persone e famiglie in emergenza abitativa
via Ujöp Freinademetz 11, Bolzano/Oltreisarco
Dalle ore 9 alle 12 sarà possibile visitare la struttura, incontrare operatori e operatrici e approfondire davanti a una tazza di caffè o tè come avviene l’accompagnamento delle persone accolte. - Arché – Accoglienza di donne e uomini senza dimora
via IV Novembre 14-16, Merano
Dalle ore 9 alle 12 sarà possibile visitare la struttura, incontrare operatori e operatrici e approfondire davanti a una tazza di tè o caffè le modalità di lavoro in sostegno alle persone accolte. - Casa Jona – Accoglienza temporanea di persone in emergenza abitativa
via Vecchia Birreria 1, Brunico
Dalle ore 9 alle 12 sarà possibile approfondire le tematiche riguardanti l’emergenza abitativa e gli interventi messi in campo dal servizio. Sarà inoltre proposta una mostra fotografica sul tema abitare, con fotografie realizzate dagli ospiti della casa. - Casa S. Giorgio – Accoglienza per persone e famiglie richiedenti asilo ucraine
strada Sarnfeld 2, frazione Sarnes, Bressanone
Dalle ore 15 alle 19 saranno proposti assaggi della cucina tipica ucraina, laboratori didattici per adulti e bambini e la possibilità di vistare la mostra fotografica “Sguardi, memorie e speranze”.








